Loris mi accoglie etereo dolce presente umano.
Sedersi e condividere l’inesistenza del tempo, con qualcuno che vive lo spazio tempo….bello. Mi passa gli strumenti per questa esperienza che chiama “massaggio californiano”, rassicurarmi per contattare l’ignoto di me, testare la mia fiducia, giacché senza non può esserci un’incondizionata consegna di sé all’alterità che incrina la nostra (quantomeno la mia) identità per aprirla al nulla di noi, allo spazio del cuore. Certo, “Amore è violazione dell’integrità degli individui, è toccare con mano i limiti dell’uomo”. Così sulla tavola da massaggio Amore mi scioglie, mi scompone…. mi disintegro come Lucy nella scena finale dell’omonimo film. Sono una bimba, vecchia di secoli, presente nel futuro…è tutto qui.
Non mi perdo nel vissuto, Loris è con me… NOI procediamo, ascoltiamo, ci perdiamo e ritroviamo senza perdere il contatto.
Loris ha questa qualità, capacità di creare uno spazio protetto dove “sovvertire la legge del giorno che nulla sa della passione per la notte che inabissa ogni stabilità e ogni identità diurna perché possa farsi strada amore. E, con amore, l’altro perché possa perdere quel me stesso diurno che non mi consente di accedere a quella notte dell’indifferenziato da cui un giorno siamo emersi, ma con cui sarebbe estremamente pericoloso perdere i contatti”.
Apprezzo l’attenzione e cura sulla scelta della colonna sonora.
Grazia