…nella vita esiste un dualismo fondamentale. L’esistenza esiste come dualità, ma la mente vuole scegliere una parte e negare l’altra. Ad esempio, vuoi essere felice e cerchi il piacere, ma non vuoi il dolore, che è l’altro aspetto del piacere, l’altro lato della medaglia. La medaglia è una: da una parte c’è il piacere, dall’altra il dolore. Desideri il piacere, senza sapere che più cerchi il piacere, più avrai dolore, più diventerai sensibile al piacere, più diventerai sensibile al dolore.
Una persona che desidera il piacere deve essere pronta ad accettare il dolore. Pensa alle valli e alle vette. Tu vuoi le vette senza le valli. E dove andranno le valli? Senza valli non possono esserci vette. Se ami le vette, devi amare anche le valli, sono parte dello stesso destino.
La mente vuole una cosa e non l’altra, anche se l’una è parte dell’altra. La mente dice: “La vita è buona, la morte cattiva”. Ma la morte è la valle, mentre la vita è la vetta. La vita non può esistere senza la morte. La vita esiste grazie alla morte. Se la morte sparisse, anche la vita sparirebbe, ma la mente dice: “Voglio solo la vita, non voglio la morte”. Per cui la mente si rifugia in un mondo dei sogni che non esiste da nessuna parte e comincia a lottare contro tutto, perché nella vita ogni cosa è legata al suo contrario. Quando non vuoi l’opposto, comincia la lotta.
Una persona che capisce questa dualità della vita accetta entrambi i poli. Accetta la morte, non la vive come se fosse contro la vita, ma come parte di essa, come la sua valle. Accetta la notte come la valle del giorno. Un momento sei estatico e quello successivo sei triste, ma non vuoi accettare il momento successivo, cioè la valle. Più alta è la vetta dell’estasi, più profonda sarà la valle, perché le valli profonde sono create solo da cime elevate. Più vai in alto, più cadrai in basso. È come le onde che si sollevano e si abbassano.
Comprendere vuol dire diventare consapevoli di questo fatto; ma non basta esserne consapevoli, bisogna accettarlo totalmente, perché non puoi cambiare nulla. Puoi creare una finzione, come abbiamo fatto per secoli. Abbiamo sistemato l’inferno da qualche parte in basso e il paradiso da qualche parte in alto. Abbiamo creato tra i due una separazione assoluta che non ha senso, perché l’inferno non è che la valle del paradiso. L’inferno esiste insieme al paradiso, non può esistere isolatamente.
Questa comprensione ti aiuterà a diventare positivo e ad accettare tutto. Per “positivo” intendo dire che accetti ogni cosa, perché sai che l’Esistenza non si può dividere. Quando inspiro, devo, subito dopo, espirare; se inspirassi soltanto, senza mai espirare, morirei, lo stesso accadrebbe se mi limitassi a espirare. Espirare e inspirare sono parte di un unico processo. Posso inspirare solo perché espiro, è un ciclo; posso espirare solo perché inspiro. Le due cose vanno insieme e non possono essere separate.
Un essere liberato è una persona che non è divisa. Ciò accade arrivando a questa comprensione. Io definisco liberato, illuminato, colui che accetta la dualità dell’esistenza. In quel caso egli è positivo e accetta tutto ciò che accade. Allora in lui non esistono più aspettative, egli non chiede più nulla all’Esistenza. A quel punto fluisce seguendo la corrente.
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